L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il dipendente non può ottenere un rimborso esente dei KWH consumati presso la propria abitazione per caricare veicoli elettrici concessi ad uso promiscuo. Secondo l’Amministrazione finanziaria il consumo di energia domestica non rientra tra i beni e servizi forniti dal datore di lavoro (fringe benefit), ma costituisce un rimborso di spese sostenuto dal lavoratore da assoggettare a tassazione.