21/04/2022

Il dirigente si deve astenere da qualunque attività che possa danneggiare il datore di lavoro

La Corte di cassazione, con ordinanza 11172/2022, ha ribadito la particolare importanza dell’obbligo di correttezza e buona fede in capo al dirigente, considerato l’elevato livello assunto.

La vicenda trae origine dal ricorso di un dirigente per il riconoscimento dell’illegittimità del licenziamento intimatogli per giusta causa. La ragione fondante il licenziamento era costituita dal fatto che il dirigente, durante il periodo in cui ricopriva il ruolo di director presidente aggiunto presso una società, ove era stato distaccato dalla propria datrice di lavoro, aveva condotto delle trattative finalizzate all’acquisto in proprio di una partecipazione al capitale sociale di una società concorrente operante nello stesso settore di mercato. È fondamentale puntualizzare che tale trattativa non si era, però, mai perfezionata e che non vi era stata divulgazione dei dati relativi alla società datrice di lavoro.