L’articolo 12, del decreto Ristori proroga, fino al prossimo 31 gennaio, il divieto di licenziamento per motivi economici, sia di tipo individuale, sia collettivo. Pertanto, è ribadito il divieto di intimare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, indipendentemente dal numero dei dipendenti, così come viene ripetuto il divieto di avviare procedure di licenziamento collettivo. Restano sospese le procedure già pendenti avviate dopo il 23 febbraio 2020, a esclusione delle ipotesi in cui i lavoratori coinvolti siano impiegati in un appalto e vengano riassunti dal nuovo appaltatore in virtù di legge, di contratto collettivo nazionale di lavoro o di clausola del contratto dell’appalto stesso.